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Abu Dhabi (U.A.E), Project for a Residential Tower in Plot C78 Rawdhat

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Progetto per una torre residenziale all'interno del piano di sviluppo della città (concorso internazionale a inviti - in fase di aggiudicazione)
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client/committente: Foresight Development and Project Management

period/periodo: 2008

project/progetto: MTA Associati


Il Piano di sviluppo del quartiere di Rawdhat è previsto su un’area in prossimità del principale accesso ad Abu Dhabi e gode della vicinanza con la grande Moschea e con lo stadio.

Le prime scelte architettoniche sul carattere del blocco sono state il frutto di un’approfondita analisi tipologica della morfologia del lotto in relazione alla densità volumetrica.

Considerando i 27 m. di profondità del lotto,  la qualità degli appartamenti è delegata in massima parte alla  loro flessibilità  e al taglio, il più possibile vario. Queste considerazioni unite alla volontà di riferirsi a tipologie il più possibile tradizionali hanno orientato la ricerca verso un  sistema tipologico e distributivo misto capace di offrire una grande flessibilità, con alloggi di diverse metrature e tipologie distribuiti su nove livelli a crescere dal basso verso l’alto.

Per i primi quattro piani si sono previste tipologie tradizionali in linea, con i tagli d’alloggio prevalentemente a due letti.

Sopra il quarto livello la densità diminuisce e  due grandi corti alleggeriscono la massa dell’edificio.

Gli appartamenti hanno un secondo affaccio più intimo e riservato verso le corti, che non sono visibili dall’esterno e godono tutti di un ottimo riscontro d’aria.

Per garantire a ciascun appartamento il proprio livello di privatezza le corti sono dotate di un doppio diaframma che consente alla luce di filtrare all’interno, e dall’interno dell’appartamento di percepire il giardino senza essere visti da altri.

Più frequentemente applicate a case monofamiliari, queste tipologie “ a corte” offrono una ricchezza e una varietà di spazi notevoli.

La casa “introversa” consente infatti di riservare ad una parte dell’abitazione un maggiore livello di privatezza e la sua fusione con una moderna tipologia “ a torre” garantisce il livello di confort adatto ad un pubblico più vasto.

Per caratterizzare la corte si è  puntato sul “disegno della luce naturale” filtrata attraverso diaframmi decorati e sull’integrazione dell’appartamento con la vegetazione interna.

Per corrispondere alle necessità di ciascun appartamento, la forma della corte, dopo il sesto livello, varia modificando di conseguenza le tipologie interne.

Dal punto di vista immobiliare l’offerta di alloggi più piccoli e meno articolati ai piani bassi costituisce un’opportunità di investimento diretta a un mercato che ha minori risorse economiche ma che contribuisce comunque ad arricchire la varietà dei residenti.

Senza contare che questa offerta può favorire l’accesso al mercato da parte di giovani coppie che stanno formando il proprio nucleo familiare in attesa di poter programmare investimenti più consistenti.

Flessibilità, qualità spaziale e diversificazione dell’offerta tipologica sono gli elementi principali

che in pianta influenzano le scelte architettoniche.

Il modello abitativo che si propone attinge alla tradizione locale per la capacità di integrazione con la natura e la ricchezza decorativa degli interni contrapposta all’estrema sobrietà dei volumi esterni.

Anche i materiali riflettono questi criteri mentre le leggere variazioni geometriche delle giaciture dei piani di facciata e l’articolazione volumetrica ottenuta con continui impercettibili slittamenti creano una situazione che consapevolmente “invita” la luce a rivelare le variazioni interne.

Quello che si propone è, infatti,  un disegno che coniuga la modernità con la tradizione domestica dell’abitazione  islamica.

I materiali impiegati sono quelli naturali e la loro finitura è concepita in modo da enfatizzarne le caratteristiche: le porosità della pietra, le venature del legno, la purezza del vetro e del metallo.

Come si dice, richiamando i principi dell’eclettismo tradizionale, l’edificio è il frutto di una contaminazione tra cultura islamica tradizionale e modernità linguistica internazionale.

Il controllo della luce naturale

L’impiego della luce naturale come elemento attivo nella composizione architettonica è l’idea attorno alla quale l’edificio prende forma: la luce radente dell’alba e quella del tramonto la  tessitura della pietra; amplificano le ombre create dalle variazioni volumetriche, accentuano il carattere lapideo dell’edificio.

La luce accecante, durante il giorno, penetra attraverso i diaframmi in pietra lavorata delle logge e si diffonde in bagliori e luccichii che danno vita agli spazi esterni privati sul fronte sud e sud ovest.

Essa filtra attraverso le fronde degli alberi nelle corti interne, penetra attraverso gli schermi di protezione e si riflette in mille vibrazioni sulle vetrate delle abitazioni ai piani bassi.

I fronti risentono delle variazioni di esposizione diversificando la percentuale delle aperture e delle schermature.

Le corti interne.

Le corti interne sono interamente rivestite da una superficie arabescata con motivi floreali e astratti che ha lo scopo di schermare la vista degli appartamenti che vi si affacciano senza impedire alla luce naturale di penetrare all’interno degli alloggi.

La superficie è realizzata in pannelli di lamiera d’acciaio sagomati, stampati e smaltati.

La luce che, filtrando attraverso la vegetazione della corte, attraversa gli schermi e raggiunge l’interno degli appartamenti è scolpita in modo da produrre effetti di qualità differente rispetto a quella esterna.

All’interno della corte si trova una vera e propria foresta in cui la vegetazione è mista e protetta da sistemi di irrigazione vaporizzata e costante.

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