Tu sei qui: Portale Projects Milan, A green core in the City of health (International Competition)

Milan, A green core in the City of health (International Competition)

Azioni sul documento
Milano, Un cuore verde nella città della Salute (Concorso Internazionale)
. .

client/committente: Fondazione Ospedale Maggiore, Policlinico, Mangiagalli  e Regina Elena,

Milano

period/periodo: 2007

project/progetto: Building Design Partnership, Groupe 6 Architectes, Studio Rame Architetture, Metrogramma, EET s.r.l., MTA Associati, MilanoProgetti S.p.A., Pro Iter S.p.A.




The custom of planning health facilities outside built-up areas has induced us to perfect models that no longer retain the reciprocal relationship with the city out of which they originally grew. Today the idea of a Hospital is based on an evolution of the concept of health, which is prompting a search for new models.  This project proposes an organization of the Hospital in blocks traversed by public pedestrian malls on the “urban ground level” and by functional routes in part suitable for vehicles which form  a ring located in the first and second underground levels.  The blocks are positioned and scaled “in negative”, starting from the precise definition of public spaces.

To improve the porosity between Hospital and city, the project provides that:

-     the current urban fabric, consisting of pavilions, should be densified along these paths by  introducing taller buildings which privilege the North/West-South/East axis;

  -   along the North/South route the space is cleared and leads to the Guastalla gardens to the north, while opening to the south towards the external green spaces;

      -     in this way the city filters into the hospital starting from the tree-lined spaces and the site is flooded with nature;

-     the idea of nature is strengthened by the specifics of the hospital Foundation itself: a protected place, calm and fully pedestrianized;

      -     the South-East/North-West route, starting from the main entrance to the site and running towards Piazza Umanitaria, links almost all the blocks designed and the present pavilions, as well as the whole of the site in its future organization;

      -     the above route is completed with a “shuttle”: a light railway, perfectly adapted to urban centres, an ecological flexible, quiet and economical solution,;

      -     the hospital, made denser in its typology, formed by these blocks, conforms perfectly to the Milanese context;

      -     The distribution of voids and solids leaves empty spaces with proportions similar to those adjoining it. Moreover, the rationalization of the occupation of the terrain makes it possible to integrate the spaces left empty with urban activities.

One of the most important points of the project is the creation of a large park which distinguishes the use of open space.  The introduction of permeable semi-public and reflecting spaces which give access to the pavilions makes it possible to multiply the vistas across on the green space and create an impression of close integration between nature and the built environment.  For the hospital structure to possess potential for growth and future adaptation it is essential to consider endowing medicine, research and teaching with the most advanced techniques, namely:

      -     to reorganize the activities spatially: historic city center, residence,  university, city of medicine and cultural activities;

-     to rationalize the spaces to improve the economic “management”;

-     to shorten the length of the routes so as to gain time;

      -     to simplify the program by grouping activities by subject and by blocks, for the sake of more successful cures.



L’abitudine a progettare le strutture sanitarie all’esterno degli abitati urbani ci ha indotto a perfezionare modelli che non mantengono più con la città il rapporto di reciprocità che li ha generati. Oggi l’idea di Ospedale si basa su un’evoluzione del concetto di salute che induce alla ricerca di nuovi modelli. Il progetto propone un’ organizzazione in blocchi attraversati da percorsi pubblici pedonali al livello del “suolo urbano” e da percorsi funzionali in parte carrabili che realizzano un anello ubicato nel primo e secondo sottosuolo. I blocchi sono posizionati e dimensionati in negativo, partendo cioè dalla definizione precisa degli spazi pubblici.

Per migliorare la porosità tra Policlinico e città, il progetto prevede che:

-       il tessuto attuale, formato da padiglioni, si densifichi lungo questi percorsi introducendo edifici più elevati, che privilegino l’asse Nord/Ovest-Sud/Est;

-       lungo il percorso Nord/Sud lo spazio si liberi e conduca al giardino Guastalla a nord, e si apra a sud verso gli spazi verdi esterni;

-       la città si infiltri in questo modo nell’ospedale a partire dagli spazi alberati e inondi di natura il sito;

-       l’idea della natura sia rinforzata dalla specificità della Fondazione ospedaliera stessa: luogo protetto, calmo ed interamente pedonale;

-       il percorso Sud/Est-Nord-Ovest, partendo dall’entrata principale del sito e verso la Piazza Umanitaria, connetta la quasi totalità dei blocchi progettati e dei padiglioni esistenti, cosi come l’insieme del sito nella sua organizzazione futura.

-       Il percorso suddetto sia completato con una “navetta”- un trenino su ruote, perfettamente adattato ai centri urbani- soluzione ecologica, flessibile, silenziosa ed economica;

-       l’ospedale, reso più denso nella sua tipologia, formata da questi blocchi, sia perfettamente conforme al contesto milanese;

-       la distribuzione dei pieni e dei vuoti lasci spazi liberi di proporzioni simili a quelli circostanti. D’altro canto, la razionalizzazione dell’occupazione del suolo permette d’integrare gli spazi lasciati vuoti all’attività urbana.

Uno dei punti più importanti del progetto è la creazione di un grande parco che caratterizzi la fruizione dello spazio aperto. L’introduzione di spazi semipubblici permeabili e riflettenti che danno accesso ai padiglioni permette di moltiplicare le prospettive sullo spazio verde e di creare un’impressione di forte integrazione tra natura e ambiente costruito. Perché la struttura ospedaliera possa offrire possibilità di crescita e adeguamento futuro occorre pensare di dotare la medicina, la ricerca e l’insegnamento delle tecniche più avanzate, cioè:

-       riordinare spazialmente le attività: centro storico, residenza, università, città della  medicina e attività culturali;

-       razionalizzare gli spazi per migliorare il “management” economico;

-       diminuire la lunghezza dei percorsi per guadagnare tempo;

-       semplificare il programma raggruppando le attività per tema e per blocchi, per un miglior successo delle cure.

.
.
mta associati