Moncalieri, Refurbishment of St.Anna Primary School
client/committente: Fondazione Barolo
period/periodo: 2016
L’obiettivo principale di questa ristrutturazione è quello di proporre un’architettura, che potrebbe definirsi “pedagogica”, perché partendo dall’applicazione di buone pratiche già sperimentate, coniuga le esigenze dei bambini e quelle degli operatori didattici per offrire una proposta architettonica che sia attenta all’ambiente, realizzata con materiali ecocompatibili, contenuta nei consumi e studiata per corrispondere alle particolari necessità del caso.
Le scuole stanno cambiando per offrire nuove opportunità di apprendimento: la permanenza nella classe, intesa come unico luogo in cui si svolge la didattica, si riduce a favore di altri luoghi, diversi per dimensioni e caratteristiche, in cui l’apprendimento avviene con modalità diverse. L'aula stessa deve potersi modificare perché, pur restando uno spazio prevalentemente pensato per le lezioni frontali, deve rendere possibili anche altre configurazioni e, attraverso la versatilità degli arredi, favorire altre modalità di lavoro. Tutti gli spazi, in particolare quelli per il lavoro di gruppo, concorrono a creare un clima positivo e potersi facilmente adattare alle varie esigenze: con arredi flessibili e pareti scorrevoli si può favorire il coinvolgimento di più classi alla medesima attività e permettere all’aula di "aprirsi" verso spazi comuni, o creare luoghi appartati in cui i bambini possano fare sperimentazioni anche individuali.
Oggi capita di doversi confrontare con la necessità di reinterpretare edifici concepiti in modo diverso, carenti dal punto di vista dell’adeguamento alla nuova didattica e dell’efficienza energetica, e di cercare soluzioni tecnologicamente avanzate e meno invasive per migliorarne la sostenibilità e permettere un utilizzo flessibile.
È anche il caso di Moncalieri dove gli edifici, costruiti nel dopoguerra, sono retaggio di questa cultura sia per l’assetto funzionale sia per la scarsa efficienza energetica. Per dare soluzione a questi problemi si è agito ridimensionando le classi, eliminandone una e, nella parte centrale di ogni piano, è stata creata una sorta di “piazza” attrezzata in modi diversi. Tra le classi e la piazza si sono introdotte grandi aperture in modo da aumentare la permeabilità visiva e sono stati pensati ad hoc tutti gli arredi in modo da aumentare la flessibilità d'uso.